Itinerario naturalistico Anello di Turbone
Dopo aver parcheggiato la macchina nel paese di Turbone, prenderemo la strada in direzione di Pulica, dopo il ponticino del torrente Turbone inizia una pista ciclabile e pedonale che per circa un chilometro costeggia la superstrada FI-PI-LI.
Il tratto di sentiero che percorriamo costeggia anche il torrente Pesa ed e' circondato da due ali di vegetazione arborea composta da pioppi,ontani e salici.In questo tratto ci possiamo imbattere nel martin pescatore pronto a tuffarsi per catturare alborelle,lasche e savette di cui e' assai ghiotto.
Dopo circa tre chilometri arriviamo nei pressi di una recinzione che racchiude gli scavi archeologici della Villa Romana, noi possiamo proseguire sia per la strada asfaltata che prosegue verso l'entrata della Villa Romana, o girare asinistra (cosa che io suggerisco di fare ) passiamo davanti a una casa colonica e proseguendo per lo stradello sterrato arriviamo a incrociare via delle Masse, quì giriamo a destra e dopo circa cento metri di leggera salita lasciamo sulla destra la strada asfaltata che porta alla Villa Romana.Noi invece imbocchiamo lo stradello che continua a salire, dopo l'Agriturismo le Masse il sentiero si inoltra nei campi e alle spalle si apre un bellissimo panorama sulla Val di Pesa e la Roveta. Dopo circa un chilometro lasciamo sulla destra una casa colonica abbandonata continuando a salire incrociamo un ramo della strada di Pulica, noi giriamo a sinistra fino al ristorante Lo Spigo. Proseguiamo e dopo aver oltrepassato alcune case, andiamo in direzione di Montelupo Fiorentino fino all'incrocio con la strada che è a senso unico per Montespertoli. Quì di fianco alla casa che ci rimane di fronte inizia lo stradello che scende verso il torrente Turbone, lo percorriamo fino a incrociare il torrente dove una comoda strada bianca che noi prenderemo verso destra e che ci riportera al Paese di Turbone.
Man mano che procediamo,la valle mostra un volto selvaggio,con un paesaggio caratterizzato da fasce boscate miste (prevalgono comunque il pino marittimo,il cipresso e la roverella)e tratti di brughiera con numerose piante di ginepro di diversa taglia,ginestre e altri arbusti che contribuiscono,nell' insieme,a suggerire l'idea di un' area selvaggia,dove l'agricoltura trova uno spazio limitato a qualche raro appezzamento a vigneto.Il corso del Turbone emana una sottile suggestione dal momento che il letto scorre talvolta incassato in piccole forre che il torrente stesso ha scavato durante le piene.Un letto folto di una vegetazione assai varia,dove si trovano associate diverse specie di salici,pioppi ,ontani e altre essenze cresciute presso la ripa in seguito all' inseminazione avvenuta dai boschi circostanti.La varieta' del paesaggio,la natura del terreno che lascia spesso spazio a movimenti franosi,con pareti di terra scoperte,e i minimi impatti dell' attivita' agricola consentono,nella valle del Turbone,l' insediamento a numerose specie animali come i rapaci:il gheppio,la poiana,l'albanella reale, lo sparviero,il gufo comune,l'allocco,il barbagianni e la civetta.
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